MAURIZIO SANNIBALE
CINTURONI ITALICI DELLA COLLEZIONE GORGA1
Tra i materiali della collezione Gorga al Museo Nazionale Romano, figura un interessante quanto inedito nucleo di cinturoni italici, il cui assortimento sintetizza lo spirito enciclopedico del collezionista che nell'affannosa ricerca non ha mancato di rivolgersi ai più disparati canali del commercio antiquario della sua epoca2. Indicativa, in tal senso, è anche la notevole consistenza numerica dei materiali, straordinaria per un periodo in cui la documentazione globale per questa classe sommava a poche decine di esemplari. Ancora più scarsi erano del resto i rinvenimenti documentati dalla letteratura archeologica, tanto che appare particolarmente fortunata la possibilità di identificare nella collezione uno dei cinturoni rinvenuti negli scavi di Alife pubblicati dal Dressel (cfr. n. 80).
1 Questo lavoro, che ha costituito parte della mia tesi di laurea in seno all'Istituto di Etniscologia dell'Università di Roma «La Sapienza», ha visto la sua prima redazione nel corso del 1985. Quanto si presenta ora è una rielaborazione aggiornata sulla base della bibliografia più recente, emendata di quanto il progresso degli studi ha reso già ovvio e, spero, di quanto nel bene e nel male caratterizza lo stile di una dissertazione.
Disegni e fotografie sono dell'autore. Le misure si intendono in cm.
Desidero ringraziare il prof. Giovanni Colonna, che ha seguito questa ricerca come relatore, ed il prof. Adriano La Regina per la fiducia accordatami. Alla dott.ssa Mariarosaria Barbera va la mia riconoscenza per l'amichevole collaborazione ed i numerosi consigli.
2 II tenore Evangelista Gorga è noto ai musicofili per essere stato il primo interprete del «Rodolfo» nella Bohême di Giacomo Puccini (G. Viti, Evan Gorga e le sue grandi collezioni, Roma, 1926). La sua sterminata collezione, passata allo Stato italiano a più riprese e dopo alterne vicende, è stata oggetto solo di studi settoriali, nei quali è tuttavia possibile trovare dei riferimenti alla figura del collezionista e alla storia della sua raccolta :
Collezione Gorga, I-V, Roma, 1948; L. Pallottino, Dalle rovine della Collezione Gorga al Museo nazionale degli strumenti musicali, in Palatino, 11, s. 4, 3, 1967, p. 263-272; L. Saccardo, Vasi della Collezione Gorga al Civico Museo archeologico di Bergamo, in NotChiostro, 29-30, 1982, p. 11-14; P. Pensabene, M.R. Sanzi di Mino, Museo nazionale romano, Le terrecotte, 111,1, Roma, 1983, p. 2, n. 10-11; M.G. Barbe- rini (a cura), Sculture in terracotta del Barocco Romano, Roma, 1991, p. 15-18.
MEFRA - 107 - 1995 - 2, p. 937-1020.
