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Testina celtica in bronzo da Casteggio

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Année 1995 31 pp. 67-75
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TESTINA CELTICA IN BRONZO DA CASTEGGIO

ROSANINA invernizzi

L’oggetto qui presentato, proveniente da uno scavo recentemente effettuato a Casteggio, l’antica Clastidium, costituisce un unicum nell’am¬ bito dei ritrovamenti dell’Italia settentrionale : è sembrato perciò opportuno proporlo, in una breve nota, all’interesse degli specialisti prima della pubblicazione completa dei risultati dello scavo.

Si tratta di una testina in bronzo1 (tav. 1, fig. 1) raffigurante un personaggio barbato, con una capigliatura trattenuta sulla fronte da una tenia e raccolta posteriormente in una sorta di crocchia stilizzata a corna d’ariete ; le ciocche dei capelli e della barba sono rese da striature parallele. Il volto, assai rovinato e poco leggibile nei particolari, è domi¬ nato da un naso grande e sporgente e da lunghi baffi spioventi ; gli occhi sono indicati da una linea in rilievo, la bocca da un solco sottile; le orecchie, piccole, sono lievemente prominenti. La parte posteriore non appare rifinita nei dettagli. Benché cava all’intemo, la testina presenta pareti di notevole spessore ed un foro alla base.

Le fattezze del volto, la caratterizzazione dei tratti somatici e lo stile vi fanno riconoscere un prodotto dell’arte latèniana, con la forte sugge-

1. E’ attualmente conservata a Milano presso la Soprintendenza Archeologica della Lombardia. Inv. St 100678. H. max cm 5,5 ; largh. max cm 3,5 (peso gr. 106,85). Fusione a cera perduta (non eccellente) con particolari rifiniti a freddo, talora in modo maldestro. Fortemente danneggiata, specialmente sul lato sinistro, e corrosa nella parte posteriore. Fotografie : Sopr. Archeol. Lombardia ; disegni : G. Pileggi. Presentazione preliminare : R. Invernizzi, in Antiche genti d’Italia (Catalogo Mostra Rimini), Roma 1994, p. 237, n. 574. Proviene dallo scavo (di emergenza) di una zona di abitato romano (I-V d.C.) effettuato a Casteggio (Pavia), nel centro del paese, nel 1992 ; la testina è stata rinvenuta in un saggio in profondità (per il contesto v. avanti). I risultati dello scavo sono ancora in corso di studio. Clastidium appartiene geograficamente al territorio dell’Oltrepò Pavese, che nell’antichità era legato all ’Aemilia ed in particolare alla colonia (di diritto latino) di Placentia (cfr. P. Tozzi, in Storia di Piacenza, vol. I parte I, Milano 1990, p. 325 ss.) ; la documentazione archeologica di tale zona -peraltro poco e male conosciuta -si differenzia pertanto sensibilmente da quella di altre zone più note della provincia di Pavia, come la Lomellina. Desidero qui ringraziare il doti. E.A. Arslan per la generosa disponibilità ed i preziosi suggerimenti.

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