ROME : DES ORIGINES À LA RÉPUBLIQUE
ANNA PASQUALINI
DIOMEDE NEL LAZIO E LE TRADIZIONI LEGGENDARIE SULLA FONDAZIONE DI LANUVIO
Nel secondo libro del Bellum civile di Appiano, mentre l'autore alessandrino sta narrando le tragiche vicende del 53 a.C, leggiamo al capitolo 20 che Milone, deluso nelle sue aspettative dal comportamento di Pompeo, sdegnato,
ές την πατρίδα Λανούβιον έξήει, ην Διομήδη φασίν άλώμενον έξ Ιλίου πρώτην έν τη Ιταλία πόλιν οΐκίσαι, καί είσίν από Ρώμης ές αυτήν στάδιοι πεντήκοντα καί εκατόν1.
La notizia sulla fondazione di Lanuvio da parte di Diomede e la precisazione sulla distanza della città da Roma spuntano inopinatamente alla fine di un capitolo teso e ricco di fini notazioni psicologiche, interrompono il ritmo della narrazione ed appaiono totalmente slegate dal contesto. Sembrerebbe, dunque che codeste informazioni siano da attribuire all'apporto personale di Appiano, che spesso sente il bisogno di spiegare ai suoi lettori alcuni particolari che possono risultare poco chiari2, o, come in questo caso, di arricchire la narrazione con qualche indicazione in più.
Se ciò è vero, c'è da chiedersi da dove Appiano abbia attinto questi dettagli su Lanuvio : per ciò che concerne la distanza di circa 150 stadi da Roma, la fonte è evidentemente di carattere geografico; si potrebbe pensare a Strabone se questi non fosse incorso per questo tratto dell'Appia in grosse sviste - egli colloca erroneamente Aricia a 160 stadi da Roma3 - mentre la cifra data da Appiano è corretta4. Per quel che riguarda Diomede, invece, la
'App., b. e, II 20.
2 Cfr. in proposito l'elenco esemplificativo fornito da E. Gabba, Appiano e la stona delle guerre civili, Firenze, 1956, p. 219 s., nota 1.
3 Strabo V 3, 12 (= C 239). Cfr. G. Radke, Viae publicae romanae, Bologna, 1981, p. 160.
4 150 stadi = XIX miglia = 28 km (1 miglio = 1480 m): In effetti, nei pressi di Lanuvio fu rinvenuto un cippo miliare, pertinente all'Appia, con la cifra XIX. Cfr. O. Nardini, in Not.Sc, 1910, p. 292-293 [= Ann. épigr. 1911, 66]; A. Galieti, Note d'epi-
MEFRA - 110 - 1998 - 2, p. 663679.
