V. 1 N. 2 (2019): Luglio - Dicembre 2019
Ipotesi e metodi di studio

Alle radici del senso di Sé: Proposte per uno studio sull’emergere della consapevolezza corporea nella prima infanzia

Pubblicato 02.11.2019

Come citare

Di Sarno, A. D., Costa, V., Di Gennaro, R., Di Leva, G., Fabbricino, I., Iennaco, D., Longobardi, T., Messina, M., Moretto, E., & Mosca, L. L. (2019). Alle radici del senso di Sé: Proposte per uno studio sull’emergere della consapevolezza corporea nella prima infanzia. Phenomena Journal - Giornale Internazionale Di Psicopatologia, Neuroscienze E Psicoterapia, 1(2), 37–46. https://doi.org/10.32069/pj.2019.2.50

Abstract

To define the Self is extremely complex, because the same nature of the object that we propose ourselves to study, if it is relatively difficult to say what is not, the task to explain it becomes extremely arduous if we try to define what it is. The more developed and known field of the neuroscience is in fact the one that studies the phenomenon of the conscience and the sense of himself on the pathological depositor, when as a result of cerebral lesions, degenerative diseases and/or incidents events some part of the brain, as a result of the damage, become inactive, creating a structural change of the cerebral functions, the emotional management and the identity. The study of the conscience and emerging of Self has always implied a “reduction”: the identity, is reduced to an artifact semantic linguistic/or a function of self monitoring. In this article some of the most credited theories about the emerging of the self awareness in early childhood and its neurobiological basis are brought back, in order to succeed to define in which way these theories have influenced the way we conceive the psycopathogenesis and the modalities of treatment tied to psychic disorders.

Keywords: Sense of Self, neuroscience, embodiment, body awareness

Abstract in italiano

Definire il Sé è estremamente complesso, per la natura stessa dell’oggetto che ci proponiamo di studiare, poiché se è relativamente difficile dire cosa non è, il compito diviene estremamente arduo se si prova a definire cosa è. Il settore delle neuroscienze  più sviluppato e conosciuto è in effetti quello che studia il fenomeno della coscienza e del senso di sé sul versante patologico, quando a seguito di lesioni cerebrali, malattie degenerative e/o eventi incidentali alcune parti del cervello, a seguito del danno, divengono inattive, andando a configurare un cambiamento strutturale delle funzioni cerebrali, della gestione emotiva e dell’identità. Lo studio della coscienza e dell’emergere del Sé ha sempre implicato una “riduzione”: l’identità,  vengono ridotti ad un artefatto linguistico/semantico o ad una funzione di automonitoraggio. Per arrivare a definire questi concetti, appare necessario studiare la consapevolezza corporea, ossia la percezione di possedere il proprio corpo e tutte le parti che lo compongono, che per necessità di studio viene divisa in schema e immagine corporea, ossia: lo schema percettivo legato al processo di localizzazione spaziale compiuto dal sistema nervoso, inconsapevole, e la rappresentazione conscia delle caratteristiche percepite del proprio corpo. In questo articolo vengono riportate alcune delle più accreditate teorie concernenti l’emergere dell’ autoconsapevolezza nella prima infanzia e i suoi correlati neurobiologici, per poi arrivare a definire in che modo queste teorie hanno influenzato il modo di concepire la psicopatogenesi e le modalità di trattamento legate a disturbi psichici.

 Parole chiave: Senso di Sé, neuroscienze, embodiment, consapevolezza corporea