Cattolici, cinema e omosessualità: il «turpe vizio» dalla rimozione al panico morale

Autori

DOI:

https://doi.org/10.13130/2532-2486/8202

Parole chiave:

Italian cinema, Catholicism, homosexuality

Abstract

Il saggio ricostruisce lo sviluppo del tentativo, da parte della cultura cattolica, di gestire la rappresentazione dell’omosessualità nell’immediato dopoguerra ambendo a preservare la rimozione totale già applicata sotto il fascismo. Utopia dalla quale si trova però a dover recedere a cavallo tra anni ’50 e anni ’60, a causa tanto della reazione di diverse anime della cultura laica quanto di un’autonoma e più moderata gestione dell’argomento da parte della DC.

 

The essay traces the development of the way in which the catholic culture tried to handle the representation of homosexuality in the after-war, aiming at removing it completely as during Fascism. This utopian effort fails between the late 1950s and early 1960s both because of the reaction of the laic culture and because Christian Democrats chose to manage it in a different a more moderate way.

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Fascicolo

Sezione

Monografico / Special Issue