Future directions in percutaneous vertebroplasty

Abstract

The first percutaneous vertebroplasty, used to treat a painful cervical haemangioma, was performed by a French team in 1984 and reported in the literature in 1987. This technique has rapidly become the standard of care for treatment of medically refractory painful vertebral compression fractures. Vertebral fractures usually become evident because of pain of varying intensity that reduces the patient’s quality of life, producing functional limitations, depression, disability, height loss, spinal instability and kyphotic deformity associated with impaired lung capacity. Many diseases may underlie vertebral compression fractures, such as osteoporosis, trauma, neoplasms and haemangioma. Vertebroplasty, as derived from our experience and a review of the literature data, has more than 70%–90% effectiveness for short-term pain reduction and return to activity. The aim of this paper was to describe the state of the art of this spinal interventional radiology procedure and to examine the future directions of percutaneous vertebroplasty.

Riassunto

La prima vertebroplastica percutanea è stata condotta da un gruppo francese nel 1984, e riportata in letteratura nel 1987, per il trattamento di un emangioma doloroso cervicale. Questa tecnica è rapidamente diventata di riferimento nella gestione di fratture vertebrali compressive dolorose non trattabili conservativamente. Le fratture vertebrali vengono generalmente diagnosticate in relazione alla marcata algia, di vario grado, lamentata dal paziente, che determina riduzione della qualitá della vita, limitazione funzionale, depressione, disabilitá, riduzione in altezza, instabilitá spinale e deformitá cifotica associata a compromissione respiratoria. Tra le molteplici cause alla base delle fratture vertebrali si riconoscono l’osteoporosi, i traumi, le neoplasie e gli emangiomi. La vertebroplastica, in relazione a quanto derivato dalla nostra esperienza e dai dati presenti in letteratura, presenta una efficacia di oltre il 70%–90% nella riduzione del dolore a breve termine con pronta ripresa delle attivitá quotidiane. Lo scopo di questo lavoro è descrivere lo stato dell’arte di questa procedura di radiologia interventistica spinale e di esaminare le future direzioni della vertebroplastica percutanea.