Riassunto
Questo capitolo vuol avere la funzione di ponte tra quanto illustrato nel Capitolo 1 (prettamente di contenuti biologici) e la modellizzazione matematica di cui cominceremo a parlare, con qualche esempio concreto, nel Capitolo 3 (e poi nei capitoli sucessivi, in particolare nel Capitolo 5). Riteniamo infatti opportuno che prima di presentare modelli matematici di qualunque teoria si debba prima chiarire cosa si vuol intendere con la parola «teoria». Non sempre viene sentita questa esigenza, ma pensiamo invece utile il contrario, cioè stabilire un paradigma che ci permetta di avere un’idea in merito. Sia ben chiaro che non diciamo niente di nuovo. In ambito logico-epistemologico, e di riflesso matematico, ciò è scontato. Ci vorremo dunque soffermare su nozioni paradigmatiche basilari, e poi passare in rassegna, enucleando le relative leggi fondamentali, alcune formulazioni della teoria dell’evoluzione, così come sono state elaborate classicamente soprattutto sulla scia di Lamark e di Darwin e che abbiamo ritenute funzionali alle linee del nostro saggio. Il nostro approccio sarà di tipo sintetico, nel senso che non entreremo negli aspetti tecnico teorici che coinvolgano direttamente il DNA. Ciò sia nella presentazione di una teoria di tipo essenziale (come quella che indicheremo con ES) sia nel caso di teorie biologicamente più evolute (come quella che denoteremo con ET). Piuttosto ci soffermeremo, ad es. sugli effetti delle mutazioni, più che sulle mutazioni in sè. E così per tutti gli altri fattori che la genetica, l’environment influence e la biologia molecolare contribuiscono a comprendere più dal profondo l’evoluzione. Le teorie da noi proposte si perfezionano sul piano biologico una dopo l’altra, e, almeno in linea di principio, non si contraddicono. Così, appunto, ET è più «profonda» di ES, ma non la contraddice. Questo nostro punto di vista è comunque funzionale alla modellizzazione matematica ed è conforme a molta parte di analoghi lavori che troviamo in letteratura scientifica.
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Literatur
Vedi Y. Cherruault (1998), pp. 11–15 [32].
Ch. Darwin (1859) [34], pp. 489–490.
Si rimanda alle pp. 15–16 di E. Jablonka e M. J. Lamb (2007) [69].
Vedi G. V. Schiaparelli (1898) [99]. Esiste una recente edizione (ed. Ars et Labor, Lampi di stampa, Milano, 2010) con prefazione di E. Canadelli.
Vedi C.R. Darwin (1864) [34].
Vedi G. Pancaldi (1983), cap. III [92].
Vedi G. V. Schiaparelli (1898), p. 335. Come si diceva, abbiamo interpretato questo passo con l’associare a ciascun individuo una n-pla di valori biologici (ad es. fenotipici) misurabili che variano nel tempo di vita dell’individuo medesimo (vedi poi successivo paragrafo 3.1) [99].
Vedi §.24 di G. V. Schiaparelli (1898) [99].
Vedi §§.28 e 29 di G. V. Schiaparelli (1898).
Vedi cap. IV di G. V. Schiaparelli (1898).
Vedi p. 328 di G. V. Schiaparelli (1898).
Vedi G.V. Schiaparelli (1898) p. 323.
Sono concezioni queste che hanno sicuramente un grande interesse epistemologico e che sembrano anticipare in nuce le idee di Thom (vedi R. Thom (1991)) in fatto appunto di morfogenesi.
Vedi J. Huxley (1942) p. 14 [66].
Vedi J. Maynard Smith (1986) Cap. 1 [81].
Vedi E. Jablonka e M. J. Lamb (2007) pp. 13–14. [69].
E. Jablonka e M. J. Lamb (2007) pp. 13–14 ibid.
Vedi S.A. Kauffman (1995), pp. 185–189, [70].
Cfr. fitness landscape, vedi S.A. Kauffman, (1995) ibid, pp. 173–183.
Vedi F. Suppe (1979), pp. 50–56, [108].
F. Suppe (1979) ibid pp. 50–51.
Vedi J. H. Woodger (1937) [117], vedi anche M. Rizzotti, A. Zanardo (1993), [104].
Vedi per es. J. Hofbauer, K. Sigmund (1988), [64] Part 4 e Part 7 e S.H. Rice (2004) Chap. 9, [96].
Vedi in particolare M. Forti, P. Freguglia, L. Galleni (2002) [50].
Questo paragrafo riproduce con modifiche l’articolo V. Benci, P. Freguglia (2004) [13]. Per comprendere adeguatamente quanto segue bisognerebbe mettersi nella prospettiva dell’epistemologia di Salomonoff (e relativi risultati di Kolmogorov, teorema di Chaitin, ecc.).
Per la relativa formalizzazione di questi aspetti si rimanda a P. Freguglia (2001), nonché a M. Rizzotti, A. Zanardo, op. cit.
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Bazzani, A., Buiatti, M., Freguglia, P. (2011). Sulle teorie evoluzioniste. In: Metodi matematici per la teoria dell’evoluzione. UNITEXT(). Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-0858-8_2
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