Pietro Grocco. Clinica e Chimica clinica

Riassunto

Viene ricordata la figura del clinico Pietro Grocco (1856–1916), nel centenario della morte, evidenziando i suoi contributi alla Medicina di Laboratorio. Dotato di singolari capacità diagnostiche, cui arriva con la semeiotica tradizionale, apporta a questa disciplina importanti contributi come il “sintomo tracheale di Grocco”, il “triangolo di Grocco” e altri ancora. Clinico insigne, dimostra interesse per le applicazioni delle scienze di base in Medicina, acquisite nei primi anni dopo la laurea, conseguita a Pavia nel 1879, con periodi di studio all’estero. Frequenta la clinica del neurologo Jean Martin Charcot a Parigi, di Moritz Rosenthal a Vienna, dove vede la sperimentazione dell’elettroterapia in alcune patologie, e ancora a Vienna la clinica medica di Carl Hermann Nothnagel. Nell’attrezzato laboratorio di quest’ultima acquisisce le tecniche di chimica clinica dal giovane assistente Rudolf Jaksch e, soprattutto, l’uso degli esami di laboratorio che reputa essere un’importante aggiunta ai segni semiologici tradizionali. Grocco sarà professore ordinario di Patologia Speciale medica e Clinica medica a Perugia, a Pisa e all’Istituto di studi superiori e di perfezionamento di Firenze. Nel presente lavoro viene discussa una monografia di Grocco sulla chimica clinica della creatinina nelle urine, che egli ritiene non sufficientemente studiata, che si occupa della valutazione dei valori della creatininuria in soggetti sani, delle sue variazioni con l’età, la nutrizione, il lavoro fisico e l’andamento della stessa in numerose patologie per contribuire alla diagnosi. Esegue centinaia di complesse determinazioni di laboratorio utilizzando il metodo chimico di Neubauer che valuta attentamente. In altri lavori conduce anche studi sulla peptonuria e su metodi per misurare albuminuria e glicosuria che possono dare ulteriori importanti apporti alla Medicina di Laboratorio. Si occupa inoltre di elettroterapia e metalloscopia.

Summary

In the centenary of the death of the clinician Pietro Grocco (1856–1916), the present work commemorates his figure and highlights his contributions to Laboratory Medicine. Endowed with unique diagnostic capabilities based on the traditional semiotics, he brings to this discipline important signs and symptoms such as “Grocco’s tracheal symptom” and “Grocco’s triangle”. He is an eminent clinician interested in the application to medicine of knowledge of basic sciences that he acquires studying abroad in the first years after graduation in Pavia in 1879. He attends the clinic of the famous neurologist Jean Martin Charcot in Paris, the clinic of Moritz Rosenthal in Vienna, where he can see the trial of electrotherapy on certain diseases, and furthermore in Vienna the medical clinic of Carl Hermann Nothnagel. In the well-equipped laboratory of the latest clinic, he acquires from young assistant Rudolf Jaksch the techniques of clinical chemistry and especially the use of laboratory tests that he considers as an important addition to semiological signs. Grocco becomes full Professor of Special Medical Pathology and Medical Clinic in the Universities of Perugia and Pisa and the Institute of High Studies and advanced courses in Florence. The present work highlights a monograph by Grocco about the clinical chemistry of urinary creatinine, not sufficiently analyzed according to him. Grocco’s work involves the evaluation of creatinine urinary levels in healthy subjects, its variations with age, nutrition, physical activity and its changes in many diseases in order to assess its use in medical diagnosis. He employs and carefully evaluates the chemical method of Neubauer for the hundreds of complex laboratory determination. He studies also peptonuria and methods to measure albuminuria and glycosuria, that can yield particularly important contributions to Laboratory Medicine. He also deals with electrotherapy and metaloscopy.